Conti Deposito

Conto corrente remunerato: una valida alternativa a quello deposito?

Prima di domandarsi se è meglio aprire un conto deposito oppure un conto corrente remunerato è necessario farsi un altra domanda: meglio un conto corrente tradizionale oppure un prodotto online?

L’ampliamento dell’offerta ha infatti reso la scelta sempre più difficile. I conti online non sono più generalmente ‘solo’ più economici ma garantiscono funzionalità sempre più ampie.

Non solo, sempre più frequentemente offrono un tasso d’interesse per le cifre depositate entrando a pieno diritto nella definizione di conto corrente remunerato.

Meglio un conto deposito online?

Come appena detto per molto tempo i conto online hanno rappresentato per molto tempo un esempio di risparmio connesso però ad una funzionalità limitata oltre che interessi creditori pari a 0.

Proprio per limitare questo aspetto le banche specializzate sul web hanno aumentato la proposta di conti deposito, facilmente apribili online e direttamente connessi al conto corrente, il tutto senza spese.

Una soluzione tutt’altro che sconsigliabile soprattutto se la proposta non presenta realmente costi nascosti.

Esempio pratico

Per comprendere la tipologia di proposta facciamo un esempio pratico rappresentato da Che Banca con il Conto Digital ed il Conto Deposito.

Entrambi non prevedono infatti un canone mensile e se il Conto Digital (Apri Conto Digital CheBanca!) non è un Conto corrente remunerato, il tasso d’interesse viene garantito dal conto deposito.

Le due soluzioni, grazie alla firma digitale possono essere aperti online. Ara l’altro a dicembre 2018 il conto deposito presenta una discreta remunerazioni pari all’1,50% difficilmente offerta in un conto remunerato.


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Come funziona un conto corrente remunerato

Un  conto corrente remunerato può avere un funzionamento a “doppia soglia” (la remunerazione parte oltre una determinata giacenza) oppure attraverso il vincolo delle somme, alla pari di un ‘classico’ conto deposito (vedi conti vincolati).

Uno dei più tipici esempi a riguardo lo troviamo con  Widiba la banca online del gruppo Mps che spesso collega la remunerazione con tassi premiali legati all’apertura del conto stesso.

Nel particolare, sempre a dicembre del 2018, i nuovi clienti possono ottenere un tasso dell’1,50% annuale per un vincolo di 6 mesi.

Conto corrente remunerato: gli interessi e la tassazione

In base a quanto appena detto un conto corrente remunerato ha una funzionalità molto simile ai conti deposito di cui replica anche gli aspetti legati alla tassazione dei rendimenti maturati. Infatti sia il tipo di tassazione che l’aliquota sono quelle riferite ai conti deposito.

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Vale lo stesso discorso anche per l’imposta di bollo che sconta un’imposta proporzionale pari allo 0,2 per cento. Ricordiamo invece che nei conti correnti tradizionali l’imposta di bollo è dovuta solo per importi che superano i 5 mila euro.

L’importo in questo caso è sempre uguale indipendentemente dalla giacenza ed è pari, secondo la normativa vigente, a 34,20 euro.  .

Conclusioni

Meglio quindi un conto corrente remunerato oppure un conto deposito? La risposta è legata alle proprie esigenze e necessità, fermo restando alcune similitudini che abbiamo evidenziato nell’articolo.

Detto questo entrambe le soluzioni non possono sostituire in genere un vero e proprio strumento di investimento che presenta  più rischi ma un’elevata remunerazione.

Di contro rappresentano un’ottima opportunità per parcheggiare i propri soldi per un tempo limitato (normalmente max 12 mesi).

Bocca Christian

Amante del web nelle sue più ampie sfaccettature, scrive da anni su i più svariati argomenti. Web Master di Migliorprestito.org sovraintende ad una redazione di primo livello formata da autori di decennale esperienza nella scrittura ed in generale personale qualificato nell'ambito finanziario.

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