Prestiti personali

Finanziamento non pagato: le conseguenze e come rimediare

Può capitare a chiunque di ritrovarsi con un prestito personale o un finanziamento non pagato ma:

– le conseguenze quali sono?
– il timore di arrivare a una situazione di insolvenza è fondato sugli effetti che si potrebbero subire?

Finanziamento non pagato: prescrizione

Prima di vedere quali siano le conseguenze di un finanziamento non pagato in tutto o in parte si deve conoscere il termine di prescrizione.

Va però tenuto presente che difficilmente la prescrizione libererà il debitore dal credito. Infatti secondo il codice civile italiano, il creditore ha un tempo di prescrizione di 10 anni prima di perdere il diritto a veder soddisfatta la richiesta di esecuzione (anche forzata) del diritto che vanta nei confronti del finanziato.

Il termine di prescrizione è di 10 anni  inizia dalla data dell’ultima rata rimborsata. Tuttavia basta un semplice sollecito o una qualsiasi altra azione intrapresa in modo ufficiale dal creditore perché la prescrizione inizi nuovamente a decorrere.

Attenzione: è molto improbabile che il creditore, sia che si tratti di una banca che di una finanziaria, non faccia nulla per ben 10 anni, avendo tutti gli strumenti necessari per far valere il proprio diritto.

Finanziamento non pagato: conseguenze in base alle situazioni

A priori non si possono conoscere gli effetti che si avranno con un prestito non pagato, dove le conseguenze dipendono da almeno due fattori:

  1. l’importo del prestito non pagato (a quanto ammonta il totale delle rate e il prestito che ancora si deve rimborsare?);
  2. il tipo di politiche di recupero crediti che la banca o la finanziaria è solita mettere in atto (ad esempio dopo quanti giorni viene mandato un sollecito, oppure in quali tempi si ha il passaggio a un’agenzia di recupero crediti, ecc).



Finanziamento non pagato: come prevenire

Quello che è certo è che se si arriva a una situazione di sofferenza nel rimborsare le rate si dovrebbe anticipare l’ipotesi di insolvenza vera e propria, magari facendo un consolidamento debiti od ancora alla cessione del quinto (vedi cessione del quinto preventivo online).

In alternativa è possibile provvedere a una rinegoziazione delle condizioni, oppure cercare di vedere se si hanno le ipotesi per l’esdebitazione, ecc.

E’ quindi chiaro che è inutile attendere che accada qualcosa, ma ci si deve attivare per tentare di aggiustare l’ammontare da pagare con le capacità di rimborso che si hanno in quel momento (leggi anche comprare casa senza soldi).

Infine bisogna distinguere il caso in cui si abbia la situazione di un prestito personale non pagato e quello in cui si ha un prestito auto non pagato: le conseguenze possono essere parzialmente diverse.

Prestito personale non pagato: conseguenze

Il prestito personale è svincolato da una giustificazione per la sua richiesta. Quindi qualora non venisse pagato la banca o la finanziaria non potrebbe pignorare il bene acquistato con l’accensione del finanziamento.

In questo caso le conseguenze generalmente sono:

  • avvio delle procedure per il recupero crediti;
  • segnalazione come cattivo pagatore nelle centrali rischi come la CRIF.

Questo renderà problematico o in alcuni casi impossibile richiedere un nuovo finanziamento in futuro.

Prestito auto non pagato: conseguenze

Se si tratta di un prestito auto non pagato di tipo finalizzato le conseguenze saranno simili a quelle del prestito personale non pagato ma con in più l’aggiunta del quasi sicuro pignoramento del bene (auto) acquistata con il prestito.

Infatti il finanziamento quando è finalizzato impone che sia indicato il bene e il valore per il quale si richiede il finanziamento.

Finanziamento non pagato: conseguenze probabili

Gli imprevisti possono mettere a dura prova la capacità di rimborso di un finanziamento. Detto questo si dovrebbe fare attenzione a priori a una serie di fattori che possono limitare gli effetti negativi di queste situazioni.


In cima alla lista abbiamo un’attenta valutazione della propria capacità di rimborso attuale, senza spingerla al limite. Fatta questa dovuta precisazione come possibili conseguenze abbiamo:

  • l’applicazione del tasso di mora;
  • l’avvio delle procedure di recupero del credito forzato, con una delle modalità previste;
  • la segnalazione alla centrale rischi.

In questo caso si rimane registrati alla banca dati per 12 mesi se il ritardo del pagamento è al massimo di due rate mentre si sale a 24 mesi per i ritardi che vanno dalle tre rate in su (poi ci sono i 36 mesi per mancati pagamenti).

Modalità di recupero del credito in modo forzato

Le procedure più usate dagli istituti di credito per recuperare le cifre dovute sono:

  • richiesta  del quinto dello stipendio: un quinto viene trattenuto a monte e pagato al creditore valevole per pensionati e dipendenti;
  • trattenuta in busta paga sfruttando il pignoramento dello stipendio;
  • pignoramento dei beni materiali mobili e immobili.

 

Bocca Christian

Amante del web nelle sue più ampie sfaccettature, scrive da anni su i più svariati argomenti. Web Master di Migliorprestito.org sovraintende ad una redazione di primo livello formata da autori di decennale esperienza nella scrittura ed in generale personale qualificato nell'ambito finanziario.

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