Obbiettivo Pensione Intesa Sanpaolo: come funziona?
Cos’è e come funziona Obbiettivo Pensione Intesa Sanpaolo? I finanziamenti coprono sempre più ambiti ed all’interno di una stessa categoria troviamo numerose soluzioni. Non fanno eccezione i prestiti per disoccupati per i quali i vari istituti di credito propongono oramai svariate alternative.
In questo articolo ci focalizzeremo su una proposta di Banca Intesa Sanpaolo che prende il nome di Obbiettivo Pensione. Vediamone nel particolare il funzionamento ed in cosa differisce dagli altri prestiti per disoccupati.
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Obbiettivo Pensione Intesa Sanpaolo: requisiti
Questo rappresenta l’aspetto più particolare del finanziamento. Sono infatti vari gli aspetti da mettere in evidenza. Nel particolare è necessario:
- essere ad una distanza ‘temporale’ dalla pensione non inferiore ai sei mesi e non superiore ai 36;
- avere almeno 17 anni contributi versati;
- avere l’autorizzazione dell’Inps per procedere ai versamenti volonatri;
- essere disoccupato;
- essere residenti sul territorio nazionale.
Non è invece necessario essere correntisti di Intesa Sanpaolo. Il finanziamento può essere richiesto sia nel caso di pensione di anzianità che anticipata. In questo caso abbiamo due altri requisiti contributivi e cioè almeno 38 anni e 10 mesi di
contributi per le donne e 39 anni e 10 mesi di versamento per gli uomini.
Obbiettivo Pensione Intesa Sanpaolo: funzionamento ed a cosa serve
Come già evidente per quanto detto fino ad ora Obbiettivo Pensione Intesa Sanpaolo serve per finanziare il versamento di contributi volontari all’Ente pensionistico da parte di disoccupati.
Dal punto di vista del finanziamento vero e proprio parliamo di una linea di credito (vedi anche Prestito ricaricabile Cofidis). Questa è legata ad un apposito c/c Intesa che è assolutamente gratuito. Su quest’ultimo verranno infatti addebitati/pagati i contributi volontari.
Le scadenze di addebito sono trimestrali è l’importo massimo totale dei versamenti non potrà superare i 75mila euro totali. N.B. è necessario fornire alla filiale Intesa i bollettini (mav o PagoPa) ricevuti dall’ente pensionistico prima della scadenza.
Rimborso
Anche per quanto riguarda la restituzione degli importi ottenuti ci troviamo di fronte a numerose particolarità. In primis non si inizierà il rimborso fino al momento dell’entrata in pensione. A questo punto si potrà decidere se procedere ad un rimborso in un unica tranche oppure ‘rifinanziandolo’.
Per questa seconda opzione abbiamo altre due alternative e cioè attraverso la cessione del quinto oppure grazie ad un prestito personale.
Obbiettivo Pensione Intesa Sanpaolo: documenti e modalità per la richiesta
Oltre ai documenti personali non sono molti i documenti aggiuntivi necessari. Insieme all’autorizzazione dei versamenti aggiuntivi è infatti sufficiente presentare:
- l’estratto conto previdenziale aggiornato, emesso da INPS e richiedibile anche online accedendo con Spid alla propria area personale dell’ente;
- la stima della pensione futura. Questa si otterrà attraverso l’Applicativo INPS Carpe e si basa sulla base dei contributi già versati.
La richiesta di un prestito così particolare non può logicamente essere online anche se la partenza è proprio via web. Bisogna infatti fare tap sul banner VERIFICA presente alla seguente pagina https://www.intesasanpaolo.com/it/persone-e-famiglie/prodotti/prestiti/prestito-disoccupati-obiettivo-pensione.html.
Sarà quindi necessario rispondere a tre brevi domande fatte solo per poter verificare l’adeguatezza dei propri requisiti . Ottemperato a questo aspetto basta cliccare su PARLA CON NOI e STAMPA IL PROMEMORIA.
Quest’ultimo riporta l’elenco dei documenti necessari al consulente per la richiesta del finanziamento. Prima di recarsi in filiale (vista anche la pandemia di Covid) è essenziale prendere un appuntamento. La prenotazione potrà essere fatta online oppure attraverso in numero verde Intesa 800.303.303.
